Newton e l’Alchimia

Il Gruppo di Fondamenti e Storia della Chimica, insieme al Dipartimento di Chimica Industriale “Toso Montanari” dell’Università di Bologna, organizza la conferenza Newton e l’Alchimia, tenuta da Vincenzo Schettino il 26 aprile 2017 alle ore 16.00.

 

Isaac Newton dedicò buona parte della sua attività a esperimenti di alchimia. Fu il noto economista britannico John Maynard Keynes (Cambridge, 1883 – Firle, Sussex, 1946) che nel 1936, a un’asta di Sotheby, si aggiudicò a un prezzo irrisorio quella parte degli appunti di Newton che sembrava non interessare ad alcuno. Da quegli appunti emerse, tra l’altro, il radicato interesse di Newton per l’alchimia e il lato esoterico ed occulto del suo carattere. Lo stesso Keynes scrisse: “Newton non fu il primo scienziato dell’età della ragione, ma l’ultimo dei maghi… una grande mente che ha esplorato il mondo visibile ed intellettuale con gli stessi occhi di coloro che cominciarono a costruire la nostra cultura 10.000 anni fa.”

 

Durante la conferenza verranno discusse le motivazioni che spinsero Newton a dedicarsi così intensamente al laboratorio: la ricerca di una visione unitaria delle forze nel macro- e nel microcosmo, la convinzione di una sapienza antica nascosta nella filosofia occulta, la disputa con la filosofia materialistica. La vicenda di Newton alchimista suggerisce alcune considerazioni generali sull’alchimia e sugli alchimisti.

 

Per maggiori informazioni, visitare il sito qui.

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