Keplero sulla Luna
Anna Maria Lombardi
La luce della Luna accompagna Keplero in tutto il suo percorso scientifico ed umano: dalla più tenera età, agli studi universitari, alla piena maturità. Essa è centrale nella Rivoluzione scientifica di cui l’astronomo tedesco è un protagonista. Questo perché il nostro satellite, in quanto simile alla Terra, rappresenta in quegli anni uno degli argomenti contro l’aristotelismo. E sempre la Luna, con il suo moto, è un punto cruciale per i sostenitori di Copernico. La incontriamo spesso negli scritti di Keplero, tra le sue note autobiografiche come tra le pagine delle sue opere, dall’Ottica all’Astronomia Nova, dalla Discussione col nuncio Sidereo al Sogno o Astronomia lunare, con la sua Appendice geografica o, se preferite, selenografica. In particolare con il Sogno, un racconto fantastico che utilizza lo stratagemma di un viaggio sulla Luna per riflettere sui fenomeni celesti osservati da prospettive differenti, l’astronomo tedesco dà vita a uno strumento didattico davvero geniale. Scritto con lo scopo di convincere i propri lettori ad abbracciare le novità copernicane, ci presenta i temi della ricerca scientifica di quegli anni e ci invita ad osservare i fenomeni naturali sotto la guida non solo dei nostri sensi, ma soprattutto della ragione. La Luna, nelle pagine di Keplero, diviene una palestra per la nuova astronomia e la nuova fisica.