Le relazioni tra fisica e diplomazia nelle istituzioni scientifiche internazionali durante il XX secolo: una storia complessa
Roberto Lalli – Politecnico di Torino e Max Planck Institute for the History of Science
Negli ultimi anni il concetto di diplomazia scientifica è diventato centrale in molti circoli politici e accademici. L’assunto di base, spesso promosso dagli stessi scienziati, è che la cooperazione scientifica internazionale possa migliorare le relazioni politiche tra Paesi, contrariamente a temi più conflittuali, quali le migrazioni, il commercio, le controversie territoriali, le religioni ecc.Sebbene il concetto di diplomazia scientifica sia emerso solo di recente, la storia delle interrelazioni tra attività scientifiche e diplomatiche è molto più antica, ed esempi storici sono spesso utilizzati in maniera agiografica per promuovere politiche di diplomazia scientifica. Visto il ruolo che la fisica ebbe a ricoprire alla fine della Seconda Guerra Mondiale nelle relazioni internazionali, non stupisce che molti di questi esempi storici riguardino le relazioni tra fisica a politica, come il ruolo della fondazione del CERN nel processo di integrazione europea. Attraverso l’analisi di episodi della storia di istituzioni dedicate a promuovere la cooperazione internazionale in fisica durante il XX secolo, quali la IUPAP e la EPS, il talk propone una visione più articolata delle complesse relazioni tra fisica e politica. Si difenderà la tesi che l’internazionalismo scientifico non sia un valore ideale astorico legato intrinsecamente all’attività scientifica, ma che esso sia dipendente dalle condizioni storiche che hanno plasmatoprofondamente le attività delle istituzioni analizzate.
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