Casamicciola. Un laboratorio per la difesa dai terremoti

Casamicciola. Un laboratorio per la difesa dai terremoti. Spie, indizi, riflessioni, correlazioni

 

di Giuseppe Luongo, Elena Cubellis, Ilia Delizia

 

ISBN: 978-88-7088-700-6

Napoli, Bibliopolis ©2023.

 

La sorgente dei terremoti di Casamicciola non è parte di una struttura tettonica a sviluppo regionale, ma è limitata allo strato crostale superficiale dell’isola d’Ischia, dove l’elevato gradiente termico rende le rocce duttili, incapaci di accumulare tensioni a profondità superiori a 2-3 km e pertanto tendono a deformarsi, senza fratturarsi e generare terremoti. Gli studi sul terremoto del 21 agosto 2017 hanno consentito di individuare nel Monte Epomeo, che scivola verso il mare, la genesi del terremoto. La faglia lungo la quale è scivolato l’Epomeo, superando con il suo carico l’attrito con le rocce sottostanti, emerge nella zona collinare di Casamicciola, dove ha prodotto i crolli nell’abitato. L’analisi della sismicità storica dopo il silenzio eruttivo seguito all’eruzione del 1302, ha mostrato che i terremoti sono localizzati nella zona collinare di Casamicciola. Questa ripetitività ha stimolato un più approfondito studio dei terremoti del 1796 e 1828 per verificare la persistenza della sorgente, di grande interesse per la valutazione del rischio sismico. È stata così avviata la ricerca sulle fonti archivistiche e documentali relative alle strutture danneggiate, con particolare attenzione agli edifici di maggiore rappresentanza della comunità, come la Chiesa Parrocchiale. I risultati ottenuti hanno mostrato una stretta analogia di tali eventi con il meccanismo del terremoto del 2017.

 

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