Raffaella Simili, una vita per la storia della scienza

Il 10 agosto si è spenta all’età di 76 anni la professoressa Raffaella Simili, emerita dell’Alma Mater dove ha insegnato Storia della Scienza per oltre vent’anni, lasciando un profondo dolore per chi ha avuto l’onore di conoscerla come professoressa e donna.
E sul ruolo femminile nelle scienze, Raffaella Simili ha promosso il primo dizionario biografico italiano on-line delle donne nella scienza “Scienza a due voci” e ha curato il docufilm su Laura Bassi, la prima cattedratica in Europa: “Una cattedra per Laura Bassi. Bologna 1732”.
Una carriera costellata da numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali e collaborazioni con le più prestigiose istituzioni culturali e scientifiche, come l’Accademia dei Lincei, l’Accademia dei XL, l’Accademia delle Scienze dell’Istituto di Bologna, l’Académie des Sciences di Parigi, il Dibner Institute for the History of Science and Technology e il Centre for Research in the Arts, Social Sciences and Humanities.
Raffaella Simili ha diretto e coordinato prestigiose riviste scientifiche e ha ricoperto ruoli direzionali nell’ambito della valutazione della ricerca in organismi italiani e internazionali. Ha rappresentato l’Italia nell’Executive Council della European Science Foundation, e nella International Union of History and Philosophy of Science ed è stata presidente della Società Italiana di Storia della Scienza.
Al centro dei suoi studi la filosofia della scienza in Gran Bretagna tra Ottocento e Novecento, con studi che hanno arricchito il quadro dell’epistemologia scientifica; inoltre ha offerto uno sguardo acuto anche verso la scienza italiana e i suoi principali protagonisti come Quintino Sella, Federigo Enriques e Vito Volterra. Importanti sono stati i suoi lavori sulla storia delle istituzioni scientifiche e alla politica della ricerca dopo l’Unità. Infine Raffaella Simili ha avuto anche un forte interesse per la diffusione della scienza, come testimonia una delle sue ultime fatiche di successo: “Einstein parla italiano”, il film documentario sui profondi legami scientifici, personali e politici di Albert Einstein con l’Italia.
I suoi tanti allievi e colleghi, tra loro Sandra Linguerri e Miriam Focaccia, la ricordano come “maestra generosa del suo sapere”.

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